La frazione di Cornolade (suddivisa in Cornolade e Cornolade Alte) deve il suo nome alla presenza dei cornioli (Cornus mas). Questi piccoli alberi sono caratterizzati da una fioritura di colore giallo intenso, che esplode quando le altre piante sono ancora spoglie, e dai frutti rossi, ottimi per marmellate e per aromatizzare la grappa.
L’acqua con la sua potenza caratterizza le pendici del costone compreso fra la frazione di Quantin e La Secca ed ha contribuito alla formazione degli elementi più spettacolari del paesaggio di Roncan e Cornolade: le “val din Pont”(Val Maggiore e Valle di Rio Bars) caratterizzate da forre e furnioi (marmitte di evorsione) scavati dai rivi seguendo vie preferenziali date dagli allineamenti tettonici.
Lungo questi rii è possibile compiere alcune escursioni che permettono di ammirare le caratteristiche geologiche della valle e gli aspetti naturalistici e vegetazionali presenti lungo i corsi d’acqua. Le escursioni vanno però eseguite facendo attenzione a non esporsi lungo i cigli delle forre.
In questo territorio posto alle porte del Comune di Ponte nelle Alpi sorgeva, lungo l’antica strada romana che saliva da Vittorio Veneto, il cosidetto Castello di Casamatta, torre di guardia e casello doganale. Attraverso la sua porta passavano le merci acquistate dai mercanti e destinate al contado Bellunese e Cadorino, ma anche ai paesi d’Oltralpe. Numerose le testimonianze in proposito, fra cui ricordiamo la lastra tombale posta nella facciata della chiesa a Santa Croce, i vari capitelli posizionati lungo la strada fra Fadalto e Cadola, le due statue marmoree della chiesa di Cadola, ex voto o monumenti funebri a ricordo di questi “viaggi commerciali”.
I lavori di ampliamento della strada di Alemagna resero il percorso lungo il lago di Santa Croce più agevole per tutti i due secoli passati e la strada romana per Roncan fu definitivamente abbandonata; la costruzione negli anni ’70 dell’autostrada A27 ha reso l’ex statale una strada secondaria lungo la quale è possibile compiere anche piacevoli escursioni ciclistiche.
La presenza dell’Alemagna aveva invogliato alcuni imprenditori a costruire una fornace da calce, rimasta in funzione fino agli anni sessanta del ’900 e ancora visibile poco oltre il sottopasso per Cornolade, lungo la ferrovia.
Oggi, poco lontano da questo manufatto, è stata aperta una palestra di roccia, con percorsi attrezzati descritti nel sito www.abcdolomiti.com.
Le pendici della dorsale su cui sorge Cornolade sono “tagliate” da vari sentieri che permettono escursioni facili ma anche avventurose, a cui fanno da supporto aziende agricole e Bed and Breakfast. Gli itinerari permettono il collegamento con la sella del Fadalto e la sentieristica per i sottostanti laghi. Lungo quello più in quota si trova il Sass de Pescamon, da cui si può godere un ottimo panorama sull’Alpago e sul lago di Santa Croce. Alla base di questo sperone di roccia sono presenti numerosi anfratti in cui trovarono rifugio nel corso del tempo cacciatori, viandanti, pastori e partigiani.
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Pagina aggiornata il 02/08/2024