Paiane è l’ultima frazione sorta nell’Oltrerai costituita solo dopo il 1960. La sua posizione geografica è importante perché qui arriva l’antica strada da Pieve d’Alpago. Vi era il porto per l’imbarco delle merci provenienti dal lago di Santa Croce attraverso il corso del Rai e dirette a Venezia lungo il Piave.
Il suo sviluppo inizia alla fine della prima guerra mondiale, quando viene completato l’albergo “1° Novembre 1918”, la cui denominazione ricorda la partenza dell’esercito tedesco in ritirata.
Il paese cresce attorno a grandi opere pubbliche; la ferrovia con la stazione, i due caselli, i ponti sul torrente Rai e sul Piave e il canale artificiale “La Cellina”. Diverse attività produttive ebbero in quel periodo un grande impulso: il mulino elettrico, la falegnameria, la segheria, le cave di pietra, le fornaci per i mattoni e per la calce (350 quintali alla settimana).
Dopo il 1950 il paese si sviluppa rapidamente assumendo una identità moderna e offrendo nuovi servizi come l’ambulatorio medico, l’asilo, vari negozi ed il cinematografo. Quest’ultimo edificio è stato ristrutturato dall’Amministrazione Comunale diventando “Piccolo Teatro G. Pierobon” centro in cui si svolgono numerose attività culturali e sociali.
Lungo la strada principale che sale verso la frazione di Arsiè sorge la scuola primaria dell’Oltrerai. L’edificio venne progettato nel 1910 ed ultimato nel 1914, utilizzando il pietrame calcareo estratto dalle cave del Dolada. Allora il fabbricato era immerso nel verde delle campagne e dei vigneti circostanti, ora domina un fitto tessuto urbano.
Dal quadrivio presso il teatro “G. Pierobon” parte la strada comunale che conduce alla frazione di Reveane; dopo poche centinaia di metri, superato il canale della Cellina, si giunge in località Fontanelle caratterizzata dal complesso della villa “Mazzeri – Cappellari” costruita nel 1672, ma nota con il nome di Villa Cesa. Per la sua importanza storica, la forma architettonica, la presenza di una stele funeraria a forma di edicola con ritratto di coniugi risalente al I-II secolo d.C., e di uno stemma vescovile del 1440 la villa è inserita nel percorso dell’Ecomuseo del Piave.
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Pagina aggiornata il 10/09/2024